"El Alamein"
Più di un attacco unico, nel settore Folgore, si può parlare di una serie di offensive che determinarono 4 scontri principali distinti, il primo il 23 ottobre a "quota 105" nel settore centrale, il secondo a nord, presso Naqb Rala, il 24, il terzo ancora a quota 105 nei giorni 24 e 25 e l'ultimo a sud, nei giorni 25, 26 e 29 ottobre, sul saliente di Deir el Munassib dove erano gli uomini del 187°. Ai ripetuti attacchi degli Inglesi, i paracadutisti risposero con incredibile determinazione ed energia, respingendo ogni tentativo di sfondamento ed infliggendo al nemico gravi perdite. I ragazzi della Folgore, provati già da diversi giorni di lotta e dalla dissenteria, attendono sempre più esausti e radi ma impassibili. In lontananza si sentono i carri inglesi sferragliare e dietro loro la fanteria come ha stabilito Montgomery. Le tattiche come abbiamo già visto erano rigidamente studiate a tavolino. Prevedevano un forte tiro preparatorio d'artiglieria e poi, dopo l'allungamento del tiro, un'avanzata (a sminamento effettuato) a ranghi serrati di formazioni molto consistenti di fanteria, precedute da carri armati. I paracadutisti si opposero a questa tattica rendendosi invisibili, schiacciati nelle buche, col carro che passava sopra di loro. Ne uscivano poi per colpire sia il carro con Molotov o mine magnetiche che la fanteria che seguiva. Lo scompiglio e lo sconforto, che a tavolino non avevano imparato, si creava tra gli attaccanti che erano costretti a desistere.
Le perdite totali dopo 5 giorni di lotta erano di circa 400 uomini e altrettanti feriti. 8 comandanti di battaglione erano morti. Ma la battaglia al nord, operazione Supercharge, si metteva al peggio dal 2 novembre. L'inaspettata resistenza, protrattasi per una settimana, (120 carri persi) costrinse infatti i comandi inglesi a sospendere o rivedere ogni ulteriore iniziativa sull’estremo fronte meridionale. Era la fine della reale intenzione di attaccare al Sud o la fine del finto piano tattico ?. Comunque fosse la forza che premeva sulla Folgore sarebbe stata degna di una offensiva, visto i mezzi di cui disponeva Monty. Quella che passerà alla storia come la mitica divisione dei topi del deserto era lì in riserva fino a quel momento inutilizzata. Monty dava quindi inizio alla operazione Supercharge, dopo aver logorato per giorni le sue e le truppe dell’asse sia a Nord che a Sud. Nonostante le perdite gli restava tanto da fare altre due battaglie simili. Quando un pilota carro perdeva il suo mezzo passava dal deposito nelle retrovie e ne prelevava un altro !!!. I carri colpiti venivano comunque recuperati e se riparabili andavano a costituire una nuova riserva. Le intenzioni di Rommel di ritirarsi di fronte a quella marea che lo relegava ad un terzo di forze (pure sulla difensiva) vennero stoppate dall’ordine di Hitler del 3 di morire sul posto. Si persero 2 giorni preziosi poi l’ordine di ritirata raggiunse anche i Folgorini. Bisognava ripiegare di 25 km portando a spalla tutto il necessario, viveri armi e feriti. Di collegamenti radio non si parlava. La divisione ’Ariete, che per alcuni giorni aveva stazionato dietro le sue linee, era già andata persa dal pomeriggio del 4 richiamata a Nord a Deir el Murra per chiudere la falla. Combattendo e arretrando i 3.000 superstiti presero la via del deserto con tedeschi, Italiani e resti di carristi trovati per strada.
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