venerdì 24 gennaio 2014

GIUSEPPE ORTU
Scatto del 6/12/2013....nel giorno del suo 94º compleanno... con grande orgoglio indossa il suo basco amaranto!



Giuseppe Ortu con l'amico e compaesano Gabriele Murru poco prima della partenza per l'Africa....

venerdì 10 gennaio 2014


"El Alamein"


Più di un attacco unico, nel settore Folgore, si può parlare di una serie di offensive che determinarono 4 scontri principali distinti, il primo il 23 ottobre a "quota 105" nel settore centrale, il secondo a nord, presso Naqb Rala, il 24, il terzo ancora a quota 105 nei giorni 24 e 25 e l'ultimo a sud, nei giorni 25, 26 e 29 ottobre, sul saliente di Deir el Munassib dove erano gli uomini del 187°. Ai ripetuti attacchi degli Inglesi, i paracadutisti risposero con incredibile determinazione ed energia, respingendo ogni tentativo di sfondamento ed infliggendo al nemico gravi perdite. I ragazzi della Folgore, provati già da diversi giorni di lotta e dalla dissenteria, attendono sempre più esausti e radi ma impassibili. In lontananza si sentono i carri inglesi sferragliare e dietro loro la fanteria come ha stabilito Montgomery. Le tattiche come abbiamo già visto erano rigidamente studiate a tavolino. Prevedevano un forte tiro preparatorio d'artiglieria e poi, dopo l'allungamento del tiro, un'avanzata (a sminamento effettuato) a ranghi serrati di formazioni molto consistenti di fanteria, precedute da carri armati. I paracadutisti si opposero a questa tattica rendendosi invisibili, schiacciati nelle buche, col carro che passava sopra di loro. Ne uscivano poi per colpire sia il carro con Molotov o mine magnetiche che la fanteria che seguiva. Lo scompiglio e lo sconforto, che a tavolino non avevano imparato, si creava tra gli attaccanti che erano costretti a desistere.




Le perdite totali dopo 5 giorni di lotta erano di circa 400 uomini e altrettanti feriti. 8 comandanti di battaglione erano morti. Ma la battaglia al nord, operazione Supercharge, si metteva al peggio dal 2 novembre. L'inaspettata resistenza, protrattasi per una settimana, (120 carri persi) costrinse infatti i comandi inglesi a sospendere o rivedere ogni ulteriore iniziativa sull’estremo fronte meridionale. Era la fine della reale intenzione di attaccare al Sud o la fine del finto piano tattico ?. Comunque fosse la forza che premeva sulla Folgore sarebbe stata degna di una offensiva, visto i mezzi di cui disponeva Monty. Quella che passerà alla storia come la mitica divisione dei topi del deserto era lì in riserva fino a quel momento inutilizzata. Monty dava quindi inizio alla operazione Supercharge, dopo aver logorato per giorni le sue e le truppe dell’asse sia a Nord che a Sud. Nonostante le perdite gli restava tanto da fare altre due battaglie simili. Quando un pilota carro perdeva il suo mezzo passava dal deposito nelle retrovie e ne prelevava un altro !!!. I carri colpiti venivano comunque recuperati e se riparabili andavano a costituire una nuova riserva.  Le intenzioni di Rommel di ritirarsi di fronte a quella marea che lo relegava ad un terzo di forze (pure sulla difensiva) vennero stoppate dall’ordine di Hitler del 3 di morire sul posto. Si persero 2 giorni preziosi poi l’ordine di ritirata raggiunse anche i Folgorini. Bisognava ripiegare di 25 km portando a spalla tutto il necessario, viveri armi e feriti. Di collegamenti radio non si parlava. La divisione ’Ariete, che per alcuni giorni aveva stazionato dietro le sue linee, era già andata persa dal pomeriggio del 4 richiamata a Nord a Deir el Murra per chiudere la falla. Combattendo e arretrando i 3.000 superstiti presero la via del deserto con tedeschi, Italiani e resti di carristi trovati per strada.

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mercoledì 1 gennaio 2014

FESTA IN ONORE DEL PARA'  GIUSEPPE ORTU ....

Il gruppo Folgore di Cagliari rende onore e omaggio al para' Ortu Giuseppe ultimo reduce della famosa battaglia di El alamein nel giorno del suo 94º (6/12/2013) compleanno...